“Le figlie di Mami Wata”
di Giuseppe Carrisi
…racconta il fenomeno del traffico di ragazze nigeriane dal loro Paese in Italia a scopo di sfruttamento sessuale.
Domenica 12 aprile 2015
ore 18:30 Proiezione
ore 20.00 dibattito
segue aperitivo
Ingresso libero
Quarto e ultimo appuntamento del ciclo:
“Da un’altra prospettiva”
a cura di Pizzicarms onlus e Officina Culturale Via Libera
“Le figlie di Mami Wata” (2011),
…racconta il fenomeno del traffico di ragazze nigeriane dal loro Paese in Italia a scopo di sfruttamento sessuale.
Nel film, ambientato a Benin City, definita la “fabbrica italiana di prostitute” e in diverse realtà italiane dove le vittime finiscono sulla strada, si intrecciano diverse realtà.
La povertà del paese africano, la condizione della donna, il mondo dei trafficanti di esseri umani e delle “maman”, i riti voodoo; e ancora, i viaggi di queste ragazze attraverso il deserto del Sahara sulle stesse rotte dei migranti economici, le soste nelle oasi del Niger, le carceri libiche, le traversate sui barconi fino a Lampedusa fino alle condizioni di assoluto sfruttamento a cui devono sottostare una volta arrivate in Italia.
Il film è arricchito dalle testimonianze di Isoke, una ragazza nigeriana, che è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini, e Claudio un suo ex “cliente”, divenuto un paladino della lotta allo sfruttamento sessuale delle donne.